Skip to main content

Tag: gestione emergenze

Ambulatorio pediatrico del sabato mattina

Quando i bambini non stanno bene, viene naturale rivolgersi al medico curante, e per la più ferrea legge di Murphy i bambini stanno male quando il pediatra non è di turno.

Pare abbiano un sincronismo strano e spesso la notte di venerdì  oppure il sabato mattina sembrano il momento ideale per far uscire quella macchiolina latente da giorni. Spesso niente di grave, ma come valutare una cosa che non si conosce?
I genitori sono tali e non tutti sono medici!

A volte si ha solo un dubbio e quindi il bisogno di una risposta competente, per non passare il fine settimana non sapendo come affrontare il malessere. Il timore di un eventuale peggioramento aumenta il bisogno di avere risposte e informazioni.

L’istinto immediato è di cercare in Internet, ma spesso il risultato della ricerca porta ad aumentare i propri timori piuttosto che sedarli, facendo davvero temere il peggio del peggio.

L’assenza del pediatra di base indirizza al Pronto Soccorso.
Se il caso è classificato come “verde”, cosa che si spera, si rischia di non sapere quando si viene visitati e dimessi. L’attesa  può diventare veramente lunga.
Giustamente in pronto soccorso hanno precedenza i casi più gravi.

Altra alternativa è la guardia medica ora chiamata Servizio di Continuità Assistenziale, ma da diversi anni è attivo uno sportello pediatrico  attivo il sabato mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Serve per rispondere ai dubbi, o meglio alle problematiche sanitarie non urgenti. L’ATS (Agenzia di Tutela Sanitaria, ex ASL) mette a disposizione  4 punti sul territorio bresciano cui potersi rivolgere gratuitamente e senza prescrizione o ricetta.

L’idea è di non andare ad affollare il Pronto Soccorso, ma di avere comunque un consulto corretto.

Questi i punti:

  • BRESCIA – Viale Duca degli Abruzzi, 13 – tel. 030.8377111
  • ROVATO – via Matteotti, 1 – tel. 030.8377142
  • MONTICHIARI – Via Falcone, 18 – tel. 030.9661217
  • PADENGHE SUL GARDA – Via San Rocco, 33 c/o RSA F.lli Beretta San Giuseppe – tel. 030.8377170

 

Ambulatorio-Pediatrico-sabato-mattina-sedi-e-orari

AGGIORNAMENTO!
L’ambulatorio pediatrico del sabato e prefestivi che precedono due festività è momentaneamente sospeso sino a nuova comunicazione.

Rimane attivo per ogni necessità sanitaria il servizio di continuità assistenziale del proprio territorio previo contatto telefonico al numero unico 116117

Il Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) e l’Ambulatorio Pediatrico del sabato sono attivati negli orari in cui il Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Famiglia non sono tenuti ad esercitare l’attività.

I medici presenti assicurano gli interventi non differibili, ovvero non rinviabili al medico curante il giorno successivo, garantendo visite domiciliari ed ambulatoriali.
Il servizio è gratuito.

Dettaglio sedi e orari Servizio di Continuità Assistenziale

In vacanza con i bambini: l’attrezzatura indispensabile

In vacanza con i bambini: l’attrezzatura indispensabile

Che tu sia diretto verso il mare o verso la montagna, per la tua vacanza in famiglia avrai bisogno di equipaggiarti in tempo di tutto il necessario per essere pronto ad affrontare qualsiasi situazione.
Per una vacanza spensierata e ben riuscita, dovrai portare con te qualche accessorio che, forse, ruberà un po’ di spazio in valigia, ma che ti farà trascorrere giorni sereni.

Innanzitutto un Kit di Primo Soccorso.

viaggiare-bambini-attrezzatura-inidispensabileCon i bambini non si può mai sapere come può finire una giornata al parco. Graffi e lividi, purtroppo, non si possono sempre evitare, nonostante le raccomandazioni del caso. Per questo, non puoi assolutamente dimenticare di mettere in valigia:

  • Disinfettante
  • Batuffoli di Cotone
  • Garza Sterile
  • Cerotti di diverse dimensioni
  • Pinzette
  • Forbici
  • Ghiaccio pronto uso
  • Termometro
  • Sacchetti per la raccolta dei rifiuti sanitari

Sia in mare che in montagna, nella stagione estiva, non puoi dimenticare la crema solare.
Per il tuo piccolo scegli una protezione totale, per ripararlo dai raggi UV del sole e per proteggere i suoi occhi delicati. Anche un cappellino può essere d’aiuto, purché non si sostituisca alla crema solare.

Se il tuo piccolo è ancora nel passeggino, sarà bene portare con sé anche il parasole o un ombrellino. Su passeggini.net puoi trovare quello compatibile con il tuo modello di passeggino. In spiaggia, ovviamente, la protezione va messa ogni ora e soprattutto dopo il bagnetto; monta un ombrellone abbastanza ampio per creare un’ombra mentre gioca.

viaggiare-bambini-attrezzatura-inidispensabilePer le tue vacanze ad alta quota, invece, non potrai rinunciare a un sacco a pelo adatto all’età del tuo piccolo. Soprattutto se avete intenzione di dormire in campeggio in tenda. Scegli il modello di sacco a pelo che più si addice all’età del tuo bambino.

Per i tuoi viaggi in auto, il seggiolino auto è un must! La normativa è assai rigida a tal proposito; dopotutto, la sicurezza dei bambini, è preziosa. Prima di partire assicurati che il tuo seggiolino auto sia di gruppo adatto al peso e all’età del tuo bambino. Una corretta installazione del prodotto è altrettanto importante e previene conseguenze spiacevoli in caso di incidente. Per allacciare il tuo bambino nella maniera corretta, segui le istruzioni del prodotto e ricorda che i prodotti muniti di base per seggiolino o attacco Isofix sono tra i più sicuri in commercio.

Speriamo che questi piccoli suggerimenti ti siano stati d’aiuto. Ora siete pronti per partire!

Rottura dentino da latte: cosa fare?

Rottura dentino da latte: cosa fare?

Spesso a causa di una semplice caduta il dentino da latte si rompe e cade, oppure si spezza o annerisce.

 Cosa fare? Alcuni consigli per affrontare la situazione

Il primo consiglio è quello di rimanere calmi: la bocca tende a sanguinare molto e i bambini si spaventano tantissimo. Sciacquate con cura, non utilizzate lo spazzolino ma una garza e tranquillizzate il bambino.
E’ sempre consigliabile applicare immediatamente del ghiaccio o delle sostanze fredde (vanno benissimo anche contenitori ghiacciati o alimenti congelati): questo vi permetterà di fermare il sanguinamento e di non far gonfiare troppo la parte colpita dal trauma.
Successivamente consultate un odontoiatra pediatrico, che valuterà il da farsi soprattutto in base all’età del bambino e al suo sviluppo.

Vediamo le varie situazioni che potrebbero verificarsi:

  • Il dente da latte è caduto In questo caso non dovete far nulla, il dentino non va buttato ma nascosto sotto il cuscino in attesa della Fatina dei denti o del Topolino .
  • Il dente da latte si è spezzato Anche in questo caso non dovete far nulla, ma è comunque consigliabile consultare un odontoiatra pediatrico.
  • Il dente da latte si è spostato cambiando posizione In questo caso è opportuna una visita odontoiatrica immediata.
  • Il dente da latte è rientrato Se il dentino è rientrato completamente o in parte nella gengiva bisogna consultare un dentista che valuterà se sono presenti fratture grazie ad una radiografia. Il dente potrebbe riscendere da solo oppure il dentista valuterà la possibilità di toglierlo (con anestesia o sedazione).
  • Se il dentista annerisce dopo qualche giorno? Eventualità possibile che indica che si è compromessa la radice del dente. Non è nulla di preoccupante; dovete solo controllare che non si formi una pallina bianca alla sede del dente (ascesso ). Se si dovesse verificare questa eventualità prendete immediatamente appuntamento con un odontoiatra pediatrico che asporterà il dentino.

Generalmente comunque il dente annerito non viene rimosso perché la sua presenza è importante per favorire lo sviluppo corretto delle arcate dentarie e fare posto ai denti definitivi che verranno.

I denti lesionati dovranno comunque essere sempre spazzolati dopo ogni pasto. Nei primi giorni, dopo il trauma, vi consiglio una dieta soffice per minimo una settimana per ridurre l’eventuale fastidio nella masticazione e, nei più piccolini, limitate l’uso del ciuccio.

In caso di dolore potete somministrare del paracetamolo prima di dormire.

Un pic-nic….mozzafiato!

Un pic-nic….mozzafiato!

La cultura del primo soccorso e la consapevolezza di dover sapere cosa fare in caso di emergenza sono per fortuna in crescita!

Spesso però sono i fratelli maggiori i primi testimoni nell’emergenza. Perchè non spiegare loro cosa andrebbe fatto? Ma ancora prima…

E’ possibile spiegare tutto questo ai bambini? e soprattutto come?

Per questo motivo è nata l’avventura “Un pic-nic… mozzafiato!“: una fiaba dedicata ai bambini 6-10 anni che spiega loro cosa si dovrebbe fare in caso di arresto cardiaco e di ostruzione delle vie aeree.

L’idea, nata da IRC (Italian Resuscitation Council), è quella di formare i ragazzi attraverso lo strumento che meglio conoscono: la tecnologia.

Per questo motivo la fiaba è in formato multimediale, distribuita solo online e gratuitamente su piattaforma iOS e Android in formato per smartphone  e tablet.

Per rendere la fiaba fruibile ad un numero maggiore di persone presto verrà tradotta anche in inglese.

Per completare e implementare la storia è presente anche  una sessione di gioco interattivo per i bambini, con cui potranno imparare e memorizzare metodi e manovre salvavita da arresto cardiaco.

 

SOS mamma e papà

Con grande gioia annuncio l’uscita del manuale di Morena Quarta e Sara Chiappa

 “SOS mamma e papà. Cosa fare e soprattutto cosa NON fare per aiutare i bambini nell’emergenza”

(introduzione di Morena Quarta)

Dopo tre anni di travaglio il lavoro vedrà la luce, finalmente è pronto per la diffusione “SOS mamma e papà”

Preziosa è stata la collaborazione della D.ssa Sara Chiappa, medico del Pronto Soccorso Pediatrico A.O. SPEDALI CIVILI DI BRESCIA, e la supervisione del Dr Alberto Arrighini (responsabile del Pronto Soccorso Pediatrico A.O. SPEDALI CIVILI DI BRESCIA).

Il progetto vanta il patrocinio degli Spedali Civili e del SIMEUP Società Italiana di Medicina Emergenza e Urgenza Pediatrica.

Si tratta di un manuale pratico che ogni genitore dovrebbe avere sempre a portata per sapere non solo cosa fare, ma soprattutto cosa non fare, in caso di emergenza.

Questo manuale è nato dalla considerazione divenuta esigenza che troppo spesso, i genitori si trovano ad affrontare delle piccole o grandi emergenze che coinvolgono i propri figli, senza essere preparati a gestirle.
In Italia manca una cultura del primo soccorso, tant’è che purtroppo davanti all’emergenza si resta bloccati, in preda al panico, non sapendo COSA FARE. E’ facile così  ricorrere ai rimedi non adeguati, cose che sarebbe meglio NON FARE.
Ecco proprio per questo reputo un DIRITTO ed un DOVERE di ogni genitore  e in generale di ogni adulto a contatto con i bambini, sapere cosa fare e cosa non fare nell’emergenza.
Un DIRITTO per se stessi perché sentirsi impotenti quando si vede il proprio figlio soffrire o in pericolo è una cosa terribile, chi ha avuto la sfortuna di provarla sa quant’è brutta questa sensazione.
Un DOVERE per i  nostri figli, i bambini non possono pagare il prezzo della nostra “ignoranza”, del nostro “non sapere”.

Un paese che non si preoccupa di prevenzione e sicurezza dei minori, va cambiato e migliorato. In questo ognuno di noi è determinante per riuscire a DIFFONDERE LA CULTURA DEL PRIMO SOCCORSO.
Nei primi momenti che precedono l’arrivo dei soccorsi qualificati il nostro intervento è fondamentale perché SIAMO IL PRIMO ANELLO DELLA CATENA DEL SOCCORSO.
Nel manuale si parla di prevenzione, e di come intervenire adeguatamente in caso di:
Soffocamento
Ustioni
Avvelenamento e intossicazioni
Trauma cranico
Annegamento
Convulsioni…

Il manuale parla ai genitori perché chi l’ha fortemente voluto non è  un medico, ma  “solo una mamma” .

 Tratta temi importanti con un linguaggio semplice e fruibile da chiunque, in maniera chiara e facilmente memorizzabile. Nel momento dell’emergenza mantenere il sangue freddo è difficile e le  facoltà mentali si riducono drasticamente, per questo è importante leggere, memorizzare e soprattutto fare pratica frequentando corsi di primo soccorso (DISOSTRUZIONE e PBLS), così che si possa agire “quasi in maniera automatica”, anche solo per attivare adeguatamente i soccorsi.

Il manuale non è in vendita, lo si può prendere partecipando ad una presentazione gratuita

Le date  verranno segnalate man mano sulla pagina www.facebook.com/genitorinidiematernebrescia

Per tutte le  informazioni morenaq75@gmail.com

Manovre salvavita

Che fare quando un bimbo, magari il proprio, si trova in difficoltà? Un piccolo aiuto per iniziare a sapere cosa fare sono questi due video.

I video non vogliono essere un sostituto del corso, decisamente più completo, ma solo una informativa perchè “peggio di non fare, è il non sapere”.

Ecco allora come intervenire in caso di ferite, scottature, colpi di sole… e come praticare le manovre di rianimazione quando serve.

Buona visione!

L’importanza del sapere cosa fare!

E’ nata una bella collaborazione Morena Quarta: gestore della pagina Fb Genitori Nidi e Materne Brescia. La pagina nasce dalla volontà di  sensibilizzare rispetto all’importanza della cultura del primo soccorso. Bresciabimbi non poteva non interessarsi ad un aspetto tanto importante della cura dei nostri bimbi. A voi la riflessione!

 

Sono molto lieta di vedere tanto fermento sul tema della DISOSTRUZIONE PEDIATRICA, è quasi diventata una “moda” organizzare i corsi…permettetemi però alcune considerazioni.

La diffusione e la sensibilizzazione verso un tema molto importante come la CULTURA DEL PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO è poco sentita nel nostro paese, se non manca del tutto.
Il rovescio della medaglia a questa nuova consapevolezza, è che alcuni hanno trovato terreno fertile per farne un business. Per etica personale e professionale aborro ogni forma di business sulla salute dei bambini, ma questo vale per me…
Chiedo a voi genitori e presidi delle scuole/nidi etc di non cedere alle lusinghe (o ai compensi) di queste “realtà”, il cui primo interesse è quello di far business, perchè favorireste un’attività lucrativa, ma affidatevi a chi ha come PRIMO interesse il BENE DEI BAMBINI. Ci sono tante associazioni di volontari e/o medici che sono a disposizione.

Bisogna inoltre sincerarsi di un altro aspetto importantissimo: verificare che i relatori siano ISTRUTTORI CERTIFICATI E QUALIFICATI per tenere corsi pubblici, perchè l’obiettivo è quello di FORMARE ADULTI (genitori, nonni, insegnanti, baby sitter,…) CAPACI DI INTERVENIRE ADEGUATAMENTE IN CASO DI EMERGENZA, sapendo COSA FARE e soprattutto COSA NON FARE, sia per le manovre di disostruzione pediatrica che di rianimazione cardio polmonare, con la dovuta attenzione alla PREVENZIONE.

Purtroppo succede che, seppure in buona fede, taluni non abbiano i requisiti e le competenze per tenere un corso. Non basta averne frequentato uno per insegnare

La necessità di frequentare un corso di PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO (DISOSTRUZIONE, PBLS, …) nasce dalla consapevolezza che noi genitori non abbiamo una formazione, a meno che non siamo medici o infermieri, tale da poter far fronte a piccoli o gravi incidenti che possono accadere ai nostri bambini. Il che è assurdo se pensiamo che proprio noi genitori siamo fondamentali nei primi attimi in quanto 1° anello della catena del soccorso. Da qui la necessità, a mio avviso, di creare la CULTURA DEL PRIMO SOCCORSO istituendo corsi non solo ad hoc ma anche, ad esempio, all’interno dei corsi pre-parto, pre-matrimoniali, o altro.
Parlo di genitori, ma resta inteso che il discorso va allargato a tutti gli adulti a contatto con i bambini: nonni, tate, educatrici, insegnanti, etc
Come 1° anello della catena del soccorso è fondamentale sapere COSA FARE e soprattutto COSA NON FARE in caso di emergenza.
Allertare i soccorsi e farlo adeguatamente fornendo le informazioni utili è importante, fare una chiamata tempestiva al 118 e rispondere alle domande che vengono poste dall’operatore è fondamentale poichè in base alle stesse verranno inviati i mezzi adeguati all’intervento.
Oggi il numero unico per le emergenze è il 112.
Ricordate che in quei momenti è difficile mantenere la calma tant’è che bisogna lavorare anche su questo. E’ normale farsi prendere dall’agitazione, si tratta di persone importanti per noi che vivono momenti di pericolo, ma proprio per poter aiutare efficacemente i nostri bimbi occorre sapere cosa fare e come. Più corsi vengono fatti più la sequenza viene memorizzata, così da poterla effettuare quasi in automatico.

Non tutti conoscono il numero del centro antiveleni, sarebbe invece opportuno tenerlo affisso in casa, magari accanto al poster sulla disostruzione o rianimazione pediatrica, o memorizzato sul cellulare. Centro Antiveleni Milano 02 66101029  http://www.centroantiveleni.org/
Inoltre qui trovate quelli pubblicati sul sito del MINISTERO DELLA SALUTE http://www.salute.gov.it/servizio/documenti/centri_antiveleni.pdf

Per quanto riguarda i corsi sulla disostruzione la SIMEUP (Società di Medicina Emergenza e Urgenza Pediatrica) organizza le giornate in piazza “UNA MANOVRA PER LA VITA”.

La Croce Rossa da sempre si occupa di formazione e di educazione sanitaria promuovendo:
percorsi informativi e/o formativi, in base alle linee guida (ILCOR) sulle MANOVRE SALVAVITA
lezioni informative gratuite della durata di 2 ore circa, sulle manovre di disostruzione
lezioni informative gratuite della durata di 1 ora sul sonno sicuro (per prevenire la SIDS)
corsi pratici per esecutore della durata di 3 ore
CORSO MANOVRE SALVAVITA PEDIATRICHE MASS TRAINING della durata di 4 ore (Manovre di Disostruzione e Rianimazione Cardio Polmonare).
Per informazioni rivolgersi al comitato locale della propria zona oppure via mail a: mdp@cri-bs.it

Oltre a SIMEUP e CRI  ci sono altre associazioni sparse sul territorio che organizzano corsi di Primo soccorso COSP, VAN…

Sarebbe opportuno sapere anche delle nozioni base su come comportarsi in caso di ustioni, lesioni, traumi, chock anafilattici, etc ma per oggi termino qui… alla prossima!

Morena Quarta

Ambulatori aperti

La  Regione Lombardia ha prorogato a partire dal 1° gennaio 2015 la sperimentazione dell’iniziativa “Ambulatori Aperti” su tutto il territorio regionale.

Il progetto, già avviato nel 2014, è finalizzato ad ampliare l’offerta di visite specialistiche e di prestazioni di radiodiagnostica, anche in orari e giornate più favorevoli ai cittadini:
– Dal lunedì al venerdì: dalle 18 alle 22;
– Sabato: dalle 8 alle 15;
– Domenica: dalle 8 alle 13.

L’offerta aggiuntiva varia da azienda ad azienda, in quanto ciascuna delle realtà interessate, in base alle specifiche aziendali e alle esigenze di snellimento delle liste di attesa, ha individuato le specialità cliniche da potenziare e le prestazioni integrative erogabili.

Sono escluse dalle fasce orarie serali le prestazioni che per ragioni tecniche e/o di preparazione richiedono di essere effettuate nelle prime ore diurne (es. esami del sangue e urine, ecc..).

Come accedere al servizio

Solo una volta in possesso della prescrizione del medico curante (ricetta rossa), è possibile verificare la disponibilità di prenotazione di visite ed esami in orario prolungato con varie modalità:

• chiamando il Centro Unico di Prenotazione regionale al numero 800.638.638 (per le strutture sanitarie pubbliche);
• contattando i singoli Centri Unici di Prenotazione e gli Uffici Relazioni con il Pubblico delle strutture ospedaliere (per gli enti erogatori privati, ma se lo si ritiene anche per i soggetti pubblici);
• attraverso la Carta dei Servizi CRS/CNS, sia presso le farmacie, che direttamente online.

Le singole ASL pubblicano sui propri siti istituzionali informazioni sulle strutture aderenti e sulle prestazioni erogate.

Di seguito i link ai contenuti eventualmente resi disponibili da ciascuna ASL e i contatti dei rispettivi Uffici Relazioni con il Pubblico.

 

ASL BERGAMO (URP 800 447722)
ASL BRESCIA (URP 030 3838255)
ASL COMO (URP 031 370209)
ASL CREMONA (URP 0372 497215)
ASL LECCO (URP 0341 482502 / 2909)
ASL LODI (URP 0371 587 2647)
ASL MANTOVA (URP 800 384384 – 0376 334570)
ASL MILANO (elenco contatti URP per distretto)
ASL MILANO 1 (URP 800 671671 – 02 97973 823)
ASL MILANO 2 (URP 848 800 507)
ASL MONZA E BRIANZA (URP 039 2384274)
ASL PAVIA (URP 0382 431321)
ASL SONDRIO (URP 0342 555 111)
ASL VALLECAMONICA SEBINO (URP 0364 329 338)

ICE In Case of Emergency

ICE:In Case of Emergency

Il telefono è un accessorio senza il quale non ci si muove, è una realtà per molti. E’ la prima cosa che si prepara in borsa o in tasca ed è la prima che si cerca quando si sale o scende dalla macchina, quasi prima delle chiavi stesse per avviare l’auto.

La tecnologia nasce per aiutare e facilitare e, molto spesso, è davvero così. Chi tornerebbe indietro di 15 anni?

Certo ringiovanire sarebbe un vantaggio non indifferente, ma se si pensa a quante comodità si sono assommate in questi anni….

Come ogni aspetto della vita, la misura è sempre il vero problema, o meglio la capacità di stabilire una misura. I pediatri sconsigliano caldamente l’uso del cellulare al di sotto dei 10 anni e diversi esperti sono preoccupati per l’avvicinamento alla tecnologia al di sotto dei tre anni .

Gli adulti stessi faticano a staccare la spina dalla tecnologia veramente, anche nei momenti di vacanza.

Ma non è tutto negativo, molti sono gli aspetti positivi.

Tra questi ce n’è uno che in realtà si spera non serva mai. E’ un allarme, o meglio una richiesta intelligente, lanciata dagli operatori delle ambulanze.

Quando capita un incidente diventa difficile per i soccorritori capire chi avvisare immediatamente tra i mille contatti salvati in rubrica. Non sono momenti in cui ci si può prendere il tempo di intuire chi sarebbe meglio chiamare scorrendo i contatti e cercando di capire la logica o il criterio con cui sono stati salvati. Ecco allora che è nata una piccola iniziativa che però diventa fondamentale nel momento di emergenza.

Basta prendersi qualche minuto e contrassegnare i contatti veramente importanti, quelli da chiamare immediatamente, con l’acronimo ICE. Ice sta per In Case of Emergency, che tradotto significa proprio In Caso di Emergenza.

Per ciascuno si tratta davvero di una manciata di minuti “persi”, ma che diventano fondamentali per i soccorritori.

Un tempo molti avevano nel portafogli un piccolo foglietto, delle dimensioni di un biglietto da visita, che svolgeva la stessa funzione. Con la massiccia diffusione dell’uso dei cellulari gli operatori delle ambulanze, la polizia, i pompieri e tutti i  primi soccorritori non cercano più portafogli e biglietti, ma puntano al telefono e in esso i contatti segnati in rubrica on ICE per avvisare i cari di chi è rimasto coinvolto in un incidente e in altra situazione di emergenza.

ICE=In Case of Emergency

Poichè è consigliabile avere più di un contatto di riferimento è consigliabile indicare anche una certa graduatoria segnando ICE1, ICE2,…..

Tra l’altro ora diversi telefoni hanno già integrato automaticamente il gruppo ICE:Contatti emergenza

E’ un piccolo stratagemma di grande utilità!

Investiamo dieci minuti per segnare i contatti ICE, con l’augurio di non averne mai di bisogno!