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I bambini e la Logopedia

I bambini e la Logopedia

Chi è il Logopedista? Cosa fa? Il mio bambino ne ha bisogno? Se sì, quando?

Sono poche le persone che conoscono questa figura professionale e chi la conosce spesso non sa quali sono se sue competenze.
In queste brevi righe voglio rispondere a queste domande, soprattutto per i genitori con bambini nella fascia prescolare.
Il logopedista è il riabilitatore che si occupa del linguaggio orale e scritto, della voce e della deglutizione.

Già nei primi mesi di vita si può notare nei bambini lo stretto legame tra l’abilità deglutitoria e la comparsa del linguaggio: basti pensare che le prime parole sono “mamma” e “papà”, movimenti delle labbra, ancora legati alla suzione, uniti alla vocalizzazione.
L’evolversi delle funzioni orali (suzione, deglutizione, masticazione ecc.) va di pari passo con l’accrescimento della bocca e dell’inventario dei suoni della lingua madre.
Più sperimenta più aumenta le sue competenze fino a padroneggiare le parole e infine le loro combinazioni, ovvero la frase: tra i 18 e i 24 mesi, dopo 50 parole, cominciano le forme combinatorie di 2 parole, via via più complesse.

Ma prima della comparsa del linguaggio sono molte le abilità comunicative che lo precedono e lo favoriscono: l’alternarsi del turno tra genitore e bambino durante l’alimentazione ed il gioco, le prime parole del bambino che trovano riferimento con l’esterno grazie all’adulto, le storielle che propongono un modello di linguaggio.

E la Voce? Non consideriamola svincolata dallo sviluppo comunicativo: il “come” si dice qualcosa comunica molto di più di “cosa” si dice.
Un bambino, già di costituzione fisica più esposto a traumi vocali, può nascondere dietro a problemi di voce anche comportamenti comunicativi scorretti.

Il logopedista in tutto questo osserva, monitora e riabilita il bambino con problemi in tali funzioni, con azioni terapeutiche dirette e anche grazie alla collaborazione della famiglia che, oltre ad essere un modello comunicativo-linguistico eccellente, può costruire un ambiente più stimolante e favorevole.

Attenzione anche quando il bambino si ammala: naso, bocca e orecchio sono molto vicini nell’infanzia e un’infezione a uno può aggravare l’altro; queste sono zone importantissime per l’articolazione e per la percezione del linguaggio.
Il pediatra è il primo professionista di riferimento, che vi guiderà se necessario verso ulteriori visite specialistiche (Otorinolaringoiatra, Foniatra).

Quindi, quando si può iniziare con la Logopedia?

Quando la morfologia della bocca può essere sfavorevole, quando la funzione di assunzione dei cibi non è adeguata, quando le prime parole e le frasi faticano ad arrivare, quando i difetti di pronuncia si mantengono in modo consistente dopo i 3 anni e mezzo, quando problemi di voce continuano per molto tempo.

Per iniziare la Logopedia, anche se spesso è data indicazione d’inizio dopo i 4 anni, si può ben capire che la sua azione può essere considerata già da molto prima, potendo così agire preventivamente sulle difficoltà o chiarire i dubbi dei genitori.

Dott. Emanuele Crema
Logopedista e esperto in Vocologia Artistica

riceve presso Spazio La Libellula

⇒ Scopri di più sul mondo dello Spazio La Libellula


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Sono poche le persone che conoscono questa figura professionale e chi la conosce spesso non sa quali sono se sue competenze.
In queste brevi righe voglio rispondere a queste domande, soprattutto per i genitori con bambini nella fascia prescolare.
Il logopedista è il riabilitatore che si occupa del linguaggio orale e scritto, della voce e della deglutizione.

Già nei primi mesi di vita si può notare nei bambini lo stretto legame tra l’abilità deglutitoria e la comparsa del linguaggio: basti pensare che le prime parole sono “mamma” e “papà”, movimenti delle labbra, ancora legati alla suzione, uniti alla vocalizzazione.
L’evolversi delle funzioni orali (suzione, deglutizione, masticazione ecc.) va di pari passo con l’accrescimento della bocca e dell’inventario dei suoni della lingua madre.
Più sperimenta più aumenta le sue competenze fino a padroneggiare le parole e infine le loro combinazioni, ovvero la frase: tra i 18 e i 24 mesi, dopo 50 parole, cominciano le forme combinatorie di 2 parole, via via più complesse.

Ma prima della comparsa del linguaggio sono molte le abilità comunicative che lo precedono e lo favoriscono: l’alternarsi del turno tra genitore e bambino durante l’alimentazione ed il gioco, le prime parole del bambino che trovano riferimento con l’esterno grazie all’adulto, le storielle che propongono un modello di linguaggio.

E la Voce? Non consideriamola svincolata dallo sviluppo comunicativo: il “come” si dice qualcosa comunica molto di più di “cosa” si dice.
Un bambino, già di costituzione fisica più esposto a traumi vocali, può nascondere dietro a problemi di voce anche comportamenti comunicativi scorretti.

Il logopedista in tutto questo osserva, monitora e riabilita il bambino con problemi in tali funzioni, con azioni terapeutiche dirette e anche grazie alla collaborazione della famiglia che, oltre ad essere un modello comunicativo-linguistico eccellente, può costruire un ambiente più stimolante e favorevole.

Attenzione anche quando il bambino si ammala: naso, bocca e orecchio sono molto vicini nell’infanzia e un’infezione a uno può aggravare l’altro; queste sono zone importantissime per l’articolazione e per la percezione del linguaggio.
Il pediatra è il primo professionista di riferimento, che vi guiderà se necessario verso ulteriori visite specialistiche (Otorinolaringoiatra, Foniatra).

Quindi, quando si può iniziare con la Logopedia?

Quando la morfologia della bocca può essere sfavorevole, quando la funzione di assunzione dei cibi non è adeguata, quando le prime parole e le frasi faticano ad arrivare, quando i difetti di pronuncia si mantengono in modo consistente dopo i 3 anni e mezzo, quando problemi di voce continuano per molto tempo.

Per iniziare la Logopedia, anche se spesso è data indicazione d’inizio dopo i 4 anni, si può ben capire che la sua azione può essere considerata già da molto prima, potendo così agire preventivamente sulle difficoltà o chiarire i dubbi dei genitori.

Dott. Emanuele Crema
Logopedista e esperto in Vocologia Artistica

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