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Grandioso Presepio Storico di Castelcovati

Grandioso-Presepio-Storico-di-Castelcovati-2018
Quando:
5 Gennaio 2019@14:30–19:00
2019-01-05T14:30:00+01:00
2019-01-05T19:00:00+01:00
Dove:
Castelcovati
Via Sant'Antonio
33, 25030 Castelcovati BS
Italia
Costo:
Gratuito
Contatto:
Amici del presepio di Castelcovati
339 426 1371

L’idea di realizzare un grande presepio con personaggi in movimento venne, quasi per caso, a due amici, Mario Olivini e Marino Marini, dopo che il primo aveva creato per tre anni di seguito un semplice presepio in casa propria, aggiungendo alla tradizionale scenografia fatta di collinette coperte di muschio, ed arricchita dall’immancabile laghetto, una ruota di bicicletta che girando davanti alla grotta portava i pastori ad adorare Gesù Bambino. Anche il palazzo di Erode era dotato di movimento: un improbabile ed anacronistico ponte levatoio si apriva e due guardie salivano alle torri più alte. Infine, per far fare bella figura la figlio davanti alla giuria del concorso parrocchiale dei presepi, l’estroso papà era anche riuscito ad inserire una pompa di lavatrice per creare l’effetto di un piccolo ruscello, la cui acqua dava energia ad un maglio per la lavorazione del ferro.
Data questa premessa, i due amici chiesero ed ottennero dal parroco don Lino Toninelli l’assenso per costruire in un salone della vecchia casa canonica il presepio con personaggi in movimento: solo pochi erano i meccanismi creati e ancora rudimentali gli effetti ottenuti. Soprattutto non era ancora sorta l’idea di farne un’iniziativa da ripete ogni anno. Quella prima esperienza veniva considerata come un esperimento, a tal punto che quella realizzazione non è annoverata nel computo delle edizioni del presepio, ma viene considerata una sorta di “anno zero”. La nascita ufficiale del presepio castelcovatese è dunque collocata al dicembre del 1987, quando la notte di Natale, terminata la funzione religiosa della tradizionale Messa di mezzanotte, aprì il suo portoncino la chiesa di S. Alberto, dove il presepio aveva trovata la propria definitiva collocazione, per mostrare ciò che in un mese e mezzo un gruppo di sette persone era riuscito ad allestire.
La struttura era ancora abbastanza semplice: occupava la parte centrale della chiesa, mentre i visitatori potevano percorrere un corridoio tutt’attorno. L’entusiasmo della gente che restava ammirata per l’impostazione scenica, per gli effetti di luce (alternarsi di giorno e notte, stelle e cometa), per i movimenti naturali con cui i piccoli personaggi meccanici svolgevano le loro attività, come era stato la molla propulsiva per far compiere il passaggio da una stanza ad una superficie ben più grande (come appunto quella della chiesetta occupata), così il medesimo entusiasmo fece sorgere il desiderio di fare il presepio ogni anno più grande e più bello. Nel 1988 i nove realizzatori (soprattutto giovani che frequentavano l’oratorio per la recita di commedie) riuscirono a espandere il presepio sino ad interessare tutta la chiesa, creando alture e dirupi, dietro i quali correva una fascia di cielo realizzata con del tessuto. Dal 1989 il cielo del presepio è, invece, completo, nel senso che viene ricreata l’intera volta celeste, e quindi nessuna parte dell’edificio sacro è più visibile.

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