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Io sono tu sei

Io sono tu sei
di Silvia Roncaglia – ill. AntonGionata Ferrari
Il Battello a vapore – p.32 – e.12

Sin da piccoli i bambini sono fabbriche di emozioni.
Imparare a riconoscerle, a chiamarle per nome e cominciare a gestirle è uno dei passi fondamentali per crescere.

C’è un albo del Battello a vapore, consigliato per bambini dai 3 ai 5 anni, che è una sorta di manuale di educazione sentimentale per piccini. Dalla rabbia alle coccole, dai capricci all’amore: tutto è raccontato e illustrato nel rapporto con la mamma. Perché veder rappresentato sulla pagina quello che sentiamo dentro e non sappiamo ancora riconoscere è uno dei piccoli passi che facciamo ogni giorno per diventare grandi.

Mi leggi una favola
Io sono la tua conchiglia
Tu sei il suono del mare

età consigliata: 3-5 anni

Non vedrò più la nonna?

“Non la vedro’ piu’ la nonna?”

di Melanie Walsh, Motta junior editore, € 12,00.

Il libro affronta in maniera adeguata per bimbi in eta’ pre-scolare il tema del lutto. La perdita della nonna e’ spiegata al bambino attraverso una serie di esempi concreti (come il raffronto con la dipartita della gatta di famiglia)in maniera discorsiva ed esaustiva,molto semplice e chiara. Viene data risposta agli eventuali “perché”che si formano nella mente del bambino che non riesce a capire concretamente il concetto di morte. Attraverso le parole della madre della storia illustrata si cerca di far sì che il bambino non rimanga intrappolato nella visione del fatto in se’ triste( quale risulta essere la morte)ma conservi nella propria mente il ricordo dei momenti sereni e li mantenga vivi.

Completamente illustrato e’ consigliabile come lettura guidata per tutti i bimbi che si trovano a dover affrontare  una perdita che non si spiegano e per tutti i genitori che non trovano le parole adeguate per affrontare il tema.


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Le mani di papà

LE MANI DI PAPA’

di Emile Jadoul
ed. Babalibri, 2013Cosa servono le mani di papà? Le mani di papà accarezzano dolcemente il pancione della mamma, accolgono con amore il bebè appena nato, lo cullano con sicurezza… Le mani di papà sono salde e sostengono il bambino che cresce, lo rassicurano ancche nelle situazioni più pericolose.
Finchè il bambino, grazie all’amore di papà diventa autonomo e può camminare da solo.Un libro cartonato di grandi dimensioni e grandi affetti.da 12 mesi

Papà isola

Papà-Isola
di Émile Jadoul
Babalibri – p.32 – e.12,50

Questo di oggi è un libro dedicato ai papà; meglio a quelli che stanno per diventare papà e non sanno ancora se saranno all’altezza del ruolo. Più spesso di quanto immaginate gli uomini non si sentono adeguati alla nuova vita che li aspetta mettendo al mondo un figlio. Non appena ricevono la notizia dell’imminente lieto evento, iniziano una sarabanda di interrogativi su quello che ci si aspetta da loro, su quello di cui avrà bisogno il nascituro per crescere nel mondo. I futuri papà non si sentono abbastanza sportivi, intelligenti, simpatici, esperti di bricolage. Hanno paura che il ruolo che si sono ritagliati per se stessi nella società possa andare stretto al loro pargolo.

Con la sterminata dolcezza che solo l’intimità può regalare, la compagna del neo-papà orso protagonista di questo albo spiega come fare il padre sia un gesto naturale, che non si impara su nessun manuale. La futura mamma-orsa ci convince che non ci sono standard da genitore perfetto, non ci sono competenze da acquisire o materie da approfondire nei nove mesi di attesa: essere un bravo genitore vuol dire mettere tutti noi stessi, il nostro corpo, la nostra dolcezza e la nostra fantasia a disposizione dell’omino in arrivo. Non serve conoscere i nomi delle stelle e dei dinosauri o sapere a memoria la formazione della squadra di calcio cittadina, bisogna avere solo tanto amore e voglia di scoprire e, almeno i primi tempi (ma questo l’albo non lo dice), una buona resistenza alla mancanza di sonno!

Tutte le frasi che fanno infuriare i nostri figli

Tutte le frasi che fanno infuriare i nostri figli

Piccola guida e certamente aiuto alla riflessione sulla comunicazione coi figli, per renderla più efficare!

Buona lettura

Molte sono le frasi che diciamo ai nostri figli senza pensarci, per abitudine, perché non ci siamo mai fermati ad analizzare il messaggio che trasmettono: “Te l’avevo detto!”; “Guarda tuo fratello…”; “Mai una volta che si possa contare su di te!”; “Non sei capace di stare attento?”; “Cerca di non farmi fare brutte figure.” Questo libro è un manuale semplice sulla comunicazione tra noi genitori e i nostri figli, che ci aiuta a metterci nei panni dei ragazzi per capire qual è il messaggio che arriva loro quando usiamo certe frasi.

di Laniado Nessia

ed. Red Edizioni (2005)

La gatta rapita

LA GATTA RAPITA

Amicizia, avventure, piccoli gesti spontanei di generosità in questa bellissima e divertente storia per bambini e per quegli adulti che non hanno mai dimenticato il bambino che è in loro. Nuovo ebook di Bonifacio Vincenzi, con illustrazioni di Germana Di Rago, distribuito da Amazon.

Zoira è una gatta bellissima. Vive nella villa del dottor Castellani, lo stimato medico del paese. Ma Zoira è anche una gatta curiosa e quando una mattina esce fuori dal cancello per dare una sbirciatina, si trova davanti un tipo alquanto strano, che la rapisce. Poi Zoira riuscirà a fuggire ma si troverà sola e smarrita in un bosco. È qui che incontrerà Max, un cane randagio. Sarà lui che cercherà di aiutarla a tornare a casa.

Ci riuscirà? E, soprattutto, come farà a riuscirci considerando che i due non riescono a stare un minuto senza litigare?

Dopo il successo de L’apprendista Babbo Natale edito da Panesi Edizioni, Bonifacio Vincenzi presenta ai suoi lettori questo suo nuovo lavoro.

La gatta rapita è una storia bellissima e divertente per bambini e per adulti che fa riflettere sul significato vero dell’amicizia. Una storia da leggere tutta d’un fiato resaancora più incantevole dalle delicate illustrazioni di Germana Di Rago.

 

LA GATTA RAPITA di Bonifacio Vincenzi ©2015

I edizione digitale: gennaio 2015

Tutti i diritti sono riservati.

È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

© Copertina e illustrazioni di Germana Di Rago

bonifaciovincenzi@libero.it

Hai finito di tirarmi scemo

Bambini che non dormono, non mangiano, gridano senza motivo, vogliono solo gelati e patatine, sfrattano i genitori dal loro letto, rispondono loro male e in alcuni casi, li insultano: perché è così difficile essere genitori? E perchè i bambini sembrano fare sempre il contrario di quello che ci si aspetta da loro? Nella maggior parte dei casi quello che sembra un problema insormontabile può essere risolto facilmente. “Aggiustare” i comportamenti sbagliati è il mestiere di Nigel Latta e questa sua guida, corredata da casi di vita comune felicemente risolti, offre strategie semplici ma efficaci per insegnare il rispetto, togliere brutti vizi e pessime abitudini senza troppa fatica e sempre con moltissimo amore.

La giusta fatica di crescere

La giusta fatica di crescere

(Dalla prefazione di Goffredo Fofi)
In un’epoca in cui anche l’industria dell’infanzia si è prodigata per proteggere il bambino dalla “fatica” di sperimentare e di sbagliare, sono soprattutto la testa, il pensiero, l’affettività dei bambini che oggi rischiano malanni, carenze, inabilità, alimentando una generazione con forti contraddizioni: “senza sensi di colpa”, ma con grande “senso di inadeguatezza”, precocemente “grandi” e, insieme, fortemente dipendenti. In questo libro curioso, utile ed estremamente provocatorio, felicemente si intrecciano e si contaminano fra loro conoscenze psicologiche e pediatriche, di costume e letterarie, in uno stile di scrittura e di ricerca ironico, spumeggiante, capace di parlare a chiunque si muova, per lavoro o per diletto, nel vasto “pianeta bambino”. Dal ciuccio su misura alle scarpe senza lacci, dal termometro a infrarossi ai baby monitor: una miriade di “cose” oggi accompagna i bambini nei normali processi della crescita. Così gli autori, senza puntare l’indice contro i genitori, ma piuttosto mettendoli in guardia dai falsi alleati, affrontano il “linguaggio delle cose”, riflettendo sul mondo privo di ostacoli che gli adulti hanno creato per i loro figli, ormai indiscussi sovrani, e insieme vittime inconsapevoli, di tante e varie futilità.
Passando in rassegna l’impareggiabile Catalogo dei genitori di Claude Ponti – dai confortevoli ai fifoni, dagli avviluppanti ai  cicciomou – l’appello e i suggerimenti dei due autori si rivolgono a chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia ancora posto nell’educazione e che serva restituire al bambino un suo fondamentale diritto: la giusta fatica di crescere! Le pagine in cui Manuela Trinci con Paolo Sarti raccontano e si raccontano, riflettono e analizzano, si commuovono o si adirano, sono amorose nella difesa del diritto dei bambini al rispetto e aspre nell’accusa, sia quando ironica sia quando veemente, a chi dice di amarli mentre va accanitamente tarpando le potenzialità e i talenti di cui sono portatori, in particolare, i bambini.

Che schifo le lumache

Che schifo le lumache
di Michael Escoffier – ill. Kris Di Giacomo
La Margherita – p.32 – e.14

L’origine di tutte le storie è la cena.
E’ a tavola che (quasi) tutte le storie sono nate.
Già Ulisse narrava le sue peripezie nel Mediterraneo a cena con Alcinoo.
Forse con la pancia piena si racconta meglio? Ma non solo.
I più grandi inventori di storie sono i papà e le mamme di tutto il mondo che disperati cercano di far mangiare la cena ai propri figli.

Pensateci: si parte con il rudimentale bastimento carico di… e si finisce per dar vita a complicate cosmogonie che si affastellano con i giorni, c’è chi ricorre ai classici riadattandoli per l’occasione e chi si lancia in avviluppate trame sugli animali. Quello che va per la maggiore sono le storie con il cibo dentro, quelle con la promessa di rivelazioni, i gialli carichi di suspense che ti costringono a spalancare la bocca per lo stupore. Il desco si trasforma in un palcoscenico dove si rincorrono urla e ruggiti, gridolini in falsetto di principesse che chiedono aiuto, pirati che strillano arrembaggi e rombi di razzi e astronavi (provate a salire le scale del mio palazzo all’ora di cena e scoprirete una fucina di creativi che manco alla ScuolaHolden!).

Il libro che vi consiglio oggi vi divertirà leggerlo con i vostri figli, perché parla di tutti noi. Voi infatti potete certamente immaginare la fatica al giorno d’oggi di essere un papà-drago con un piccolino che a tavola non ne vuol sapere di mangiare la sua crostata di lumache!

Consigliato dai 3 anni

Il ghiribizzo

Il Ghiribizzo 
di Bruno Tognolini – ill. Giulia Orecchia
Motta Junior – p.64 – e.12

Non è colpa loro: è il ghiribizzo che gli prende ogni 20 minuti. Per questo corrono, saltano, ripetono ossessivamente parole senza senso, rompono le cose che gli capitano tra le mani, fanno le pernacchie, staccano la presa del vostro computer prima che riusciate fare salva

I maestri Bruno Tognolini e Giulia Orecchia ci regalano un nuovo bell’albo per i bambini e le loro mamme.
Spesso infatti si sentono queste lamentarsi di quei 5 minuti di pazzia dei loro piccoli monelli…
Ma provate a immaginare cosa sarebbe il mondo senza il ghiribizzo dei bambini: un posto triste e grigio, dove nessuno sorride o si sorprende mai di niente.
Ricordatevelo la prossima volta che vostro figlio si mangerà la saponetta del bagno! [fatto realmente accaduto; ma non preoccupatevi: non è tossico, solo un po’ di friccicore sulla lingua per un’oretta e alito profumato per una settimana!]

consigliato dai 4 anni

I pani d’oro della vecchina

I pani d’oro della vecchina
di Annamaria Gozzi – ill. Violeta Lopiz
Topipittori – p.32 – e.14

Oggi parliamo della morte.
Vi sembra strano in un libro per bambini?
Credete che i piccoli non ci pensino?
Non le sentite quelle miriadi di domande esistenziali che ronzano nelle loro testoline?

E poi la morte è un personaggio latente in tutte le storie. Una sorta di attore non protagonista scritturato di continuo. E’ quel sottinteso delle fiabe che se non ci fosse nulla avrebbe più senso: niente più principesse da risvegliare, draghi da sconfiggere, niente paure o stregonerie, né coraggio né magia.

Ma scordatevi la solita rappresentazione stereotipata della morte con mantello e cappuccio neri, che brandisce una falce. Niente di più lontano. In questo albo Topipittori domina il bianco, la nebbia che tutto fa sfumare in un torpore indistinto e contagioso.
C’è una vecchina, prodigiosa pasticcera, che cucinando scaccia l’inverno, la malinconia e la morte. E il finale è sorprendente!

E le illustrazioni le teniamo per ultime, ma sono davero sensazionali: non “illustrano” il testo, come avviene di solito, ma sono una sorta di storia nella storia: dialogano con le parole stampate, aggiungono, sottraggono, sfumano…

Consigliato dai 5 anni in su.

Il mare di Amì

Il mare di Amì

Il mare di Amì – pp. 128 – euro 12,90 – Morellini Editore in libreria dal 20 marzo

Lo confermano gli ultimi dati Istat:separazioni e divorzi sono in costante aumento: se nel 1995, ogni 1000 matrimoni 238 coppie si dicevano addio, nel 2011 tra separazioni e divorzi si arriva a quota 493. Con il coinvolgimento di più di 90.000 minori.

Bambini e ragazzini travolti da emozioni intense come paura, sensi di colpa, rabbia e tristezza che, spesso, non sanno come esprimere.

Come aiutarli?

Dall’esperienza di due professioniste della pedagogia e della mediazione familiare arriva in libreria la prima favola pensata per i figli delle coppie che si separano.

Adatta ai bambini dai 7 anni in su, Il mare di Amì racconta, con delicatezza e poesia, la storia di un giovane delfino e della sua famiglia.

È un libro da leggere insieme ai figli, per guidarli a comprendere quello che sta accadendo senza perdere la fiducia, per farli sentire riconosciuti nei loro bisogni e per dare loro l’occasione loro di esprimere emozioni e domande che, altrimenti, resterebbero chiuse nella loro testa.

Arricchito da una guida alla lettura che si rivolge agli adulti.

Il mare di Amì risponde al bisogno di tanti genitori ed educatori di avere gli strumenti per aiutare se stessi e i loro bambini ad affrontare questo doloroso passaggio.

E tornare a orientarsi, più forti e sereni, nella nuova geografia famigliare.

Ilaria Marchetti, mediatrice familiare, mediatrice penale per la Corte d’Appello di Brescia e presidente dell’Istituto di Mediazione Familiare e Sociale, da anni si occupa di separazione/divorzio, adolescenti devianti, supervisione e formazione nelle pratiche di gestione dei conflitti. Insegna presso l’Università Cattolica di Brescia. Presso lo Studio Itaca conduce i Gruppi di Parola a Brescia per figli di genitori separati o in fase di separazione, una risorsa innovativa di aiuto quando mamma e papà si separano.

 

Costanza Duina, insegnante, musicoterapista e pedagogista, organizza da anni presso l’associazione Spazio Arte di Brescia laboratori d’arte per stimolare l’espressività dei bambini e corsi di scrittura creativa per promuovere chances espressive di crescita legate all’uso della parola.

Collabora con l’Istituto di Mediazione Familiare e Sociale per il quale scrive racconti sulla gestione dei conflitti e della conflittualità in famiglia.

Una splendida notte stellata

Una splendida notte stellata
di Jimmy Liao
Edizioni Gruppo Abele – p.144 – e.22

Albi illustrati sulla scoperta dell’amicizia ce ne sono tantissimi.
Quello che rende davvero speciale quello che vi consiglio oggi è la sua lunghezza (ma non solo): sono quasi 150 pagine! Un romanzo per immagini (sta-or-di-na-ri-e) in cui, come nei libri dei grandi, c’è praticamente di tutto: solitudine, tristezza e silenzi, poi la scoperta che tutto questo si può condividere con un amico insieme a tutta la bellezza e la poesia che c’è in giro per il mondo. Le sorprese, la pioggia, i gelati, le risate, i regali, gli uccelli, volersi bene, coccolarsi, fare una passeggiata, andare all’arena, partire (insomma non c’è proprio tutto questo e io mi sono fatta un po’ prendere la mano, ma credo che abbiate capito).

Come in un romanzo di formazione, l’albo è narrato in prima persona dal punto di vista di una bambina e il finale non è affatto scontato. Forse perché quello che conta è che cresciamo e che la vita ci cambia, a patto che non perdiamo la meraviglia della scoperta e la sete di bellezza.

Così sei nato tu

Così sei nato tu.

Una storia in rima per spiegare come nascono i bambini.

Pellai, A. (2014) Ed. Erickson.

Questo libro rappresenta uno strumento molto valido per aiutare l’adulto, sia che si tratti di educatore che di genitore, a trovare le parole: nel linguaggio universale della narrazione condivisa viene regalato al bambino il “c’era una volta” della sua vita, una storia di emozione e di poesia, “la storia della notte in cui mamma e papà ti han fatto nascere sia nel corpo che nel cuore.

Come nascono i bambini? Non una domanda tra le tante, bensì “la domanda”. Quando un bambino rivolge a noi adulti la domanda fatidica abbiamo una grande responsabilità: qual è il modo più adatto per trattare un argomento così importante?

Ancora oggi molti adulti tendono a non parlare esplicitamente di sessualità e sentimenti con i bambini; di conseguenza il bambino viene lasciato a se stesso, in balia della propria confusione, e nel momento in cui viene a contatto, spesso tramite i media,  con immagini e contenuti che evocano la sessualità non è in grado di riconoscere e vivere serenamente le sensazioni e le emozioni che nascono in lui.

È molto importante che il bambino possa, piuttosto che cercare risposte approssimative in rete o negli scambi con i coetanei, trovare negli adulti significativi degli interlocutori competenti con i quali sia possibile confrontarsi apertamente, per evitare di far nascere la convinzione che sessualità e sentimenti siano realtà sbagliate o pericolose.

Questo libro rappresenta uno strumento molto valido per aiutare l’adulto, sia che si tratti di educatore che di genitore, a trovare le parole: nel linguaggio universale della narrazione condivisa viene regalato al bambino il “c’era una volta” della sua vita, una storia di emozione e di poesia, “la storia della notte in cui mamma e papà ti han fatto nascere sia nel corpo che nel cuore”.

La mamma racconta in prima persona al bimbo come tutto è iniziato: gli parla del fatto che, prima ancora di essere concepito, egli è nato nelle fantasie e nei desideri dei suoi genitori; di quando lei e il papà lo hanno concepito attraverso il loro amore e l’unione dei loro corpi; del modo in cui, da piccolissimo che era, è cresciuto mese dopo mese nella pancia della mamma; di quando lei, con fatica ed emozione, lo ha aiutato a venire al mondo.

Il bambino  viene accompagnato passo per passo nella scoperta del mistero della vita, soddisfacendo la naturale curiosità infantile con l’offerta di nozioni veritiere, che creino i presupposti per un’educazione sessuale e sentimentale valida non solo sul piano cognitivo, ma anche sul piano affettivo e relazionale.

Questa è, in effetti, la sfida: riuscire a parlare in modo emotivamente coinvolgente, sano e rispettoso di sessualità, sentimenti ed affetto; sarebbe, infatti, riduttivo limitarsi a fornire informazioni asettiche relative solo ai dati biologici. È, importante, invece, che l’adulto trasmetta al bambino la consapevolezza che la sessualità e i sentimenti sono quanto di più naturale possa esistere e sono alla base della sua storia e di quella di tutti noi

Il libro è disponibile in due versioni, una rivolta ai bambini più piccoli, dai 4 ai 7 anni, l’altra destinata ai bambini dai 7 ai 10 anni; i contenuti del racconto sono gli stessi, la narrazione in rima e bei disegni che animano il testo, a differenziarsi è la seconda parte del volume, ossia i materiali educativi ed interattivi.

 

Nel primo caso si tratta di stimoli ludici, che offrono spunti per creare tra adulto e bambino un dialogo in cui si intrecciano ricordi ed emozioni a partire da frammenti biografici. Il testo pensato per i bambini più grandi è strutturato in forma di domanda e risposta ed entra nel merito di come avviene il concepimento durante il rapporto sessuale, descrivendo poi la gravidanza e il parto; si crea, inoltre, un confronto su domande che chiamano in causa la natura dei sentimenti quali: “Come si fa a capire che due persone si amano? Cosa vuol dire fare l’amore?”.

L’obiettivo del libro è accompagnare l’adulto e il bambino nel percorso di educazione sessuale, affettiva e sentimentale attraverso l’utilizzo di un approccio sensibile e poetico, emotivamente ricco, in modo da tramettere le informazioni necessarie associandole ad emozioni positive; in questo modo il bimbo si sentirà rassicurato e avvertirà di potersi fidare dell’adulto, il quale diventerà un punto di riferimento rispetto al tema della sessualità.

Ciò renderà il bambino più sereno non solo nel presente ma anche nel futuro dato che, come afferma l’autore “ciò che diciamo o non diciamo ai bambini intorno alla sessualità rappresenta l’impalcatura su cui essi stessi costruiranno il loro sapere, saper fare e saper essere relativi a questa dimensione”. Il bambino sereno, consapevole e appagato di oggi sarà l’adulto sereno, consapevole e appagato di domani.

La mamma

La Mamma
di Mariana Ruiz Johnson
Kalandraka – p.32 – e.16

Una mamma è tante cose. Tutto viene da una mamma. E tutto prima o poi ci ritorna. Se vogliono sapere come funziona un orologio o come si sono estinti i dinosauri stare pur certi che lo chiederanno al papà, ma quando avranno la febbre o avranno litigato con la migliore amica è la mamma che andranno a cercare per essere coccolati e consolati.
Una mamma dà la vita e questa è già una magia, ma poi non basta: le tocca anche aiutarla a crescere, accudirla, accompagnarla.
Le tocca andare alle riunioni a scuola, saper disegnare un ippopotamo, tradurre le canzoni di violetta, cucinare ciambelloni buoni come le merendine ma più sani, consigliare abbigliamenti, insegnare l’educazione, essere presente senza essere invasiva (oltre a lavorare, mandare avanti la casa, tenere conversazioni almeno un poco interessanti con il marito e gli amici, farsi ogni tanto un po’ di shopping)…
A volte la mamma è stanca, ma alla mamma non viene mai la febbre.

L’albo che vi consiglio oggi è un coloratissimo inno alla mamma. In cui l’essere madre è un gesto in armonia con la natura, con i fiori, gli alberi, le mucche e gli uccelli. Mi sembra un opera di realismo magico latinoamericano per bambini. E’ edito da Kalandraka è ha vinto l’ultimo Premio Compostela per gli albi illustrati (il premio Andersen di Spagna). E’ opera di una giovanissima illustratrice argentina, Mariana Ruiz Johnson, che ha uno stile davvero pazzesco. Le sue tavole mi ricordano tante cose, dai murales messicani a Frida Kahlo, ai mille colori dell’America Latina. Il suo blog è marianarj.blogspot.it.

La gatta vagabonda

La gatta vagabonda
di Aino Pervik – ill. Catherine Zarip
Sinnos – p.32 – e. 9,50

I figli ci cambiano. Ciò è vero nella misura in cui siamo noi stessi a lasciare che questo accada.

A volte l’arrivo di un bambino ci schiaccia completamente sui nuovi ruoli di mamma e papà (ai quali ci sentiamo per lo più impreparati), a volte ci svuota completamente. Ho visto amici che prima a cena conversavano soltanto di letteratura americana e teatro civile, non riuscire più a fare una chiacchierata che si allontani dall’argomento pannolini e taglie francesi per i vestitini.

Altre volte l’arrivo di un nuovo abitante nella casa tira fuori il meglio di tutti. Si scoprono dolcezze inaspettate, si rallentano i ritmi, si re-impara a disegnare e a fare le capriole, ma senza dimenticare Foster Wallace, il concerto degli Arcade Fire, la bicicletta, i kilometrici fondi di Scalfari, il teatro e le cene a lume di candela…

Io e mio marito abbiamo fatto nostra una massima di Paolo Rumiz, grande esploratore-narratore triestino contemporaneo. Al neoarrivato disse: “Non lascerò che tu stravolga la mia vita, almeno quanto io cercherò di non stravolgere la tua!“. E detto questo lo mise in sella insieme a sé, facendone un compagno di viaggio nelle sue peregrinazioni tra Europa e Balcani.

La Sinnos ha appena mandato in libreria un libro per bambini che sembra rivolgersi alle mamme. Racconta di una gatta vagabonda che diventa mamma, ma non lascia che questa novità la trasformi. Ai suoi cuccioli è capitata questa vita errante, loro non sembrano preoccupati, anzi sono ben contenti di prender parte a questa avventura!

Sia detto per inciso, mie care mamme lettrici, che non sempre ci si riesce. Ma la colpa non è dei piccoletti: è la febbre, la pioggia, la macchina della babysitter che non parte, la stanchezza… L’importante è non dimenticare il buon proposito: restare una mamma vagabonda sempre sul punto di partire per esplorare i Balcani in bicicletta, con figli al seguito e una borraccia di tachipirina nella borsa!

Consigliato da 3 a 6 anni

Il mostro della buona notte

Il mostro della buona notte

Un libro per superare la paura dei mostri e di tutte le cose brutte di cui  di purtroppo a volte si fanno carico

Il mostro della buonanotte
di Ed Vere
Gribaudo – p.32 – e.12

La prima pagella, i brutti sogni, il buio: a volte le nostre paure rischiano di paralizzarci e di rovinarci la vita. Forse il modo migliore per esorcizzarle è prenderle di petto e sbeffeggiarle. Probabilmente per questo in circolazione ci sono tanti libri per bambini in cui il cattivo viene ridicolizzato e sminuito: dal lupo di Ramos al mostro peloso… (per non parlare dei lupi e delle streghe delle fiabe tradizionali, anche se loro sembrano cavarsela più dignitosamente).

Il libro che vi consiglio oggi è spas-so-sis-si-mo! Affronta il tema dei mostri notturni che affligge tanti bambini rovinandogli il sonno, con conseguente invasione del lettone e notte in bianco per mamma e papà! Il libro di Ed Vere è costruito con un climax terrorifico e divertentissimo verso un imprevedibile lieto fine.

Gustavo senza coccole

Una storia dolcissima sull’importanza delle coccole, dell’amarsi e del sentirsi amati

Quella di Gustavo è una vita da favola, con tutto ciò che si può desiderare: una villa meravigliosa, giochi a non finire, cibi prelibati, vestiti firmati. Eppure, Gustavo non è un bambino felice, anzi. Mamma e papà non lo coccolano mai, sono molto indaffarati nelle loro faccende e hanno poco tempo per lui. Gustavo vorrebbe ricevere calore e affetto e con l’aiuto di una stella e di un po’ di magia riuscirà a far comprendere ai suoi genitori che nella vita non c’è solo il dovere, ma anche il piacere e che le coccole sono un vero nutrimento per il corpo, il cuore e l’anima.

Una storia per tutti i bambini che si sentono poco amati; leggendo questa storia, impareranno che è importante parlare con mamma e papà dei propri bisogni e dei propri desideri, per sentirsi capiti e vivere con loro «felici e contenti».
Al volume è allegato un CD con la narrazione della favola e alcuni suggerimenti educativi per i genitori.

Illustrazioni di Tiziano Beber

Scheda completa del testo: Gustavo senza coccole