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Mese: Ottobre 2015

Arancina, la zucca piccina, piccina

Un nuovo racconto sulle avventure di una piccola zucca a cura di MariaGrazia Gritta

ARANCINA, LA ZUCCA PICCINA, PICCINA

Arancina era nata in una coltivazione di zucche, ovviamente dovevano crescere e diventare tutte belle grandi e polpose, ma purtroppo Arancina era rimasta piccola, piccola.

Il contadino aveva atteso ed atteso, ma niente da fare Arancina non aveva alcuna intenzione di crescere, così un giorno decise di sbarazzarsene.

“Che me ne faccio di una zucca di queste dimensioni, nessuno la vorrà al mercato!”

Disse spazientito e, dopo averla raccolta, la gettò nel campo vicino. Povera Arancina, si ritrovò improvvisamente tra l’erba alta ed incolta, lì chi mai l’avrebbe vista? Si mise a piangere sconsolata e, mentre tutta triste pensava al suo destino avverso, udì degli schiamazzi provenire poco distanti da lei.

“Che sarà? Se hanno intenzione di tagliare l’erba finirò sicuramente tra i rifiuti!” Disse tremando dalla paura.

Erano solo dei bambini che stavano giocando, ma ovviamente lei non lo sapeva.

“Dai Marco tira, tira…..! Goal, goal!” Sentì urlare.

Dopo quell’esclamazione, vide arrivarle accanto una cosa sconosciuta che rotolava, rotolava. Era tonda come lei, ma aveva un colore diverso, anzi due, che fosse una nuova moda?

Un anno vanno i pois, un anno le righe, un altro gli scacchi e lei invece era sempre e solo in tinta unita!

Arancina la fissò un attimo e poi le chiese:

“Ciao, non ho mai visto delle zucche vestite così, da dove vieni?”

“Ah, ah, ah!” Quella cosa stava ridendo.

“Io non sono una zucca, sono un pallone! I bambini mi usano per divertirsi!”

“Oh scusa, non lo sapevo, non avevo mai conosciuto un pallone! Anche a me piacerebbe far divertire i bambini!”

“Vedrai che ci riuscirai, ora però ti devo salutare, il mio padrone sta arrivando a prendermi!”

Arancina lo salutò triste, chissà se l’avrebbe rivisto.

Poi notò un bambino giungere lì vicino a loro, appena si chinò a

raccogliere il pallone, s’accorse di Arancina.

“Che ci fa una zucca qui in mezzo all’erba?”

Esclamò stupito.

“La porterò al papà, di sicuro lui riuscirà a farne qualcosa di bello!”

Pensò tutto contento.

Gli altri bambini però sembravano non essere d’accordo.

“Perché l’hai presa? Se era lì tra l’erba probabilmente sarà marcia, buttala via!”

Ma Marco non ne voleva sapere e poi quella zucca sembrava intatta, non aveva nulla di strano, a parte le sue dimensioni.

“Per fortuna che qualcuno mi apprezza e non mi vuole eliminare come ha fatto quel bifolco!”

Pensò Arancina, era così contenta che il colore della sua scorza pareva fosse diventato più intenso di prima e poi sarebbe stata vicina al suo nuovo amico!

“Vedi? Come inizio non è male, oggi hai reso felice qualcuno!”

Le disse il pallone al suo fianco. La piccola zucca sospirò pensando al suo futuro e già si vedeva protagonista di feste, balli e giochi divertenti. Quando Marco tornò a casa con Arancina tra le mani, era impaziente di farla vedere al suo papà.

“Carina, è un po’ piccola, ma mi sembra adatta per quello che mi è venuto in mente alla prima occhiata, qualche tocco qua e là e diventerà una bella zucca pronta per domani, vedrai farà un figurone alla festa di Halloween!”

Gli disse il papà e poi si rifugiò nello scantinato con l’intenzione di lavorare su quella piccola zucca. Arancina non stava più nella pelle, era emozionatissima, chissà come sarebbe diventata dopo la sua trasformazione, l’avrebbero riconosciuta ancora?

Il papà di Marco la manipolò per un po’ e, quando ebbe finito il suo lavoro, lei s’accorse che, lì poco distante insieme ad altri attrezzi e giochi, c’era il suo amico pallone e pensò che doveva assolutamente chiedergli se gli piaceva il suo nuovo look.

“Psst, ehi amico pallone, cosa ne pensi, ti piaccio così?”

“Ma sei tu? Non ti avevo riconosciuta, ti trovo bellissima, splendi di una nuova luce!”

“Grazie, sei molto gentile!”

Gli disse Arancina tutta contenta e poi aggiunse:

“Sai domani mi porteranno alla festa di Halloween, non mi fai gli auguri?”

“Certo, in bocca al lupo!”

“Ma….cosa vuol dire? Che mi mangeranno???”

Gli chiese la piccola zucca, piuttosto turbata da quella affermazione.

“No, non preoccuparti!”

La tranquillizzò il pallone.

“È solo un modo di dire, vedrai che ti divertirai alla festa!”

Arancina tirò un respiro di sollievo e salutò il suo amico pallone prima di andarsene. Quando il papà tornò su dallo scantinato, Marco e la mamma lo stavano aspettando. Teneva Arancina tra le mani e non sembrava più la stessa, il papà aveva fatto un buon lavoro, l’aveva scavata, le aveva ritagliato occhi, naso e bocca e le aveva messo all’interno una candela accesa, tanto da farle ben evidenziare tutte le sue nuove fattezze.

“Che bello!”

Pensò Arancina, i bambini sarebbero stati felici di vederla e si sarebbero pure divertiti in sua presenza alla festa di Halloween.

L’avrebbero portata con loro, bussando alle porte per dire “dolcetto o scherzetto” agli adulti e quest’ultimi si sarebbero stupiti nel vederla ed avrebbero capito che lei poteva essere utile anche per qualcosa di diverso della “solita minestra”.

Gritta Maria Grazia

Telecamere al nido?

Gli spiacevoli episodi che purtroppo si sentono al telegiornale o navigando in internet  in strutture dedicate alla cura dell’infanzia sollevano la questione della necessità o opportunità di telecamere nei nidi e nelle scuole. La normativa però non permette l’installazione di webcam. Il divieto è motivato del Garante per la privacy così:  “Sistemi di controllo così intrusivi come le webcam devono essere usati con estrema cautela perché, oltre a incidere sulla libertà d’insegnamento, possono ingenerare nel minore, fin dai primi anni di vita, la percezione che sia normale essere continuamente sorvegliati, come pure condizionare la spontaneità del rapporto con gli insegnanti. La tranquillità dei genitori non può essere raggiunta a scapito del libero sviluppo dei figli. Non possiamo, per placare le nostre ansie di adulti, trasformare la società in cui viviamo in un mondo di ipersorvegliati, a partire dai nostri bambini”.

Ci sono strutture che intendono dotarsi di sistemi di sorveglianza e lavorano in questa direzione e  ci sono genitori che si battono per ottenere le telecamere negli asili nido. La questione è certamente complicata e delicata da sviscerare. Da una parte c’è il bisogno dei genitori di sicurezza e di serenità nell’affidare ad altri i propri bimbi. Dall’altra c’è nel Garante il principio di conservazione della libertà d’insegnamento e della spontaneità delle relazioni. Come conciliare questi bisogni? Basta una telecamera per rasserenare gli animi? Certamente poi servirebbero regole chiare per evitare che le immagini raccolte finiscano in mano a terzi. Come genitore è sempre grande la cusiosità di sapere cosa fa il proprio figlio a scuola e cosa succede quando non si è presenti, ma d’altra parte non credo sia “salutare” potersi connettere ogni qualsivoglia alle telecamere della scuola. Un buon compromesso, sempre la strada migliore, sia il poter visionare i filmati a richiesta, quando il bimbo riporta “fatti strani”, certo che se va al nido non sa parlare……

Vi riporto la comunicazione ufficiale del nido il Pianeta dei bambini.

Voi cosa ne dite?

TELECAMERE AL NIDO ?

Facciamo un po’ di chiarezza….

Gli Asili nido e le Scuole materne non possono utilizzare webcam all’interno delle strutture, il garante per la privacy ha vietato qualsiasi sistema di sorveglianza e punito i trasgressori per tale atto illecito.

Alcune realtà pertinenti al mondo dell’infanzia hanno deciso comunque di istallare sistemi di videosorveglianza, contravvenendo alle normative in vigore.

Il Pianeta dei Bambini da diverso tempo sostiene una battaglia istituzionale con relativa petizione per poter utilizzare le telecamere criptate alle quali non può avere accesso e visibili agli organi competenti solo su segnalazione delle famiglie. Ad oggi non e’ possibile adottare tale procedura che rischierebbe di portare gli Asili nido e le Scuole materne ad una forte sanzione nonché alla chiusura del servizio.

L’adozione di impianti di videosorveglianza “fai da te” da parte di Asili nido e Scuole materne poco attente a norme e leggi prestano il fianco a molteplici obiezioni, tra le quali:

1) La disponibilità delle immagini da parte della titolarità dell’asilo mette in condizione questa di attuare azioni volte a nascondere evidenze “scomode” per la sua reputazione, ad esempio cancellando determinati filmati.

2) La videosorveglianza in chiaro in presenza di educatrici deve richiedere esplicita autorizzazione dalla direzione territoriale del lavoro (non è sufficiente il benestare delle interessate) incorrendo altrimenti in azioni penali contro l’asilo.

3) La norma prevede che le registrazioni debbano essere cancellate entro 24 ore dal momento della loro raccolta vanificando così l’uso dello strumento in fase di indagine.

4) Il genitore che osserva da remoto il proprio piccolo può osservare anche gli altri bambini ed il fatto di avere un figlio non esclude dal soffrire di pericolose deviazioni.

5) Non vi e’ alcuna garanzia che le immagini trasmesse in chiaro utilizzando la rete non possano essere intercettate da terzi con le conseguenze immaginabili.

Il presente comunicato serve a sensibilizzare le famiglie dei minori fornendo un’informazione rispondente alle normative e a diffidare da chi utilizza le telecamere contravvenendo alle linee impartite dal garante della privacy.

Il Pianeta dei Bambini continuerà ad impegnarsi costantemente per poter utilizzare le telecamere al nido e alla scuola materna con l’autorizzazione ufficiale del garante della privacy e del ministero del lavoro, con l’auspicio che la sua liceità sia estesa a tutte le strutture destinate ai minori.

La pagina Facebook dedicata alla campagna è : Telecamerealnido e l’Hashtag: #telecamerealnido .

#OFF4aDAY

Sono molte le iniziative messe in atto contro il bullismo e in particolare contro il cyber-bullismo.

In particolare segnalo #OFF4aDAY: un progetto promosso dal MOIGE– Movimento Italiano Genitori e da Samsung, con il patrocinio della Polizia di Stato, che ha l’obiettivo primario di sensibilizzare ragazzi e adulti sulla prevenzione al fenomeno del cyberbullismo

Il progetto prevede la nascita del primo centro di supporto per le vittime di cyberbullismo che risponde ai seguenti contatti : 393.300.90.90 (numero verde) e help@off4aday.it

La campagna invita inoltre  tutti a “spegnersi” per un giorno e a promuovere il messaggio dell’iniziativa e il servizio di ascolto insieme a Samsung, impegnata a portare i benefici della tecnologia a tutti, ma anche attenta ai rischi che in particolare i più giovani possono correre per un utilizzo scorretto.

Le nuove tecnologie incidono infatti su comportamenti e “vita reale”: se in passato le conoscenze avvenivano nei luoghi pubblici o nelle case, oggi, invece, si fa amicizia online e si stringono legami istantanei, talvolta anche ambigui, per cui la comunicazione e l’incontro sono tecno-mediati e alla relazione si sostituisce la “connessione”. Ciò può essere pericoloso, soprattutto per i ragazzi, che possono sentirsi protetti dietro a uno schermo, e questo può portarli a diventare impulsivi, superficiali e talvolta dannosi per gli altri. Il cyber-bullismo ne è un esempio: si comincia con una presa in giro verso qualcuno, che online raccoglie consensi, si esalta, si trasforma, diviene caricatura. Il contenuto mette al centro un individuo che si ritrova coperto di ridicolo, anche se non si conosce personalmente, talvolta cercato e perseguitato, intrappolato. Se non si interviene in tempo, si può arrivare a distruggere la vita di una persona, specie se in età formativa.

Per approfondire vi invito a rivedere gli articoli dei nostri esperti ai seguenti link:

 

Maggiori informazioni sul progetto sul sito www.moige.it

Torcicollo miogeno nei neonati

La nostra esperta, l’osteopata Gloria Ambrosi oggi ci parla di:

 

Torcicollo miogeno nei neonati

Siamo tornati a casa dall’ospedale, abbiamo appena vissuto l’esperienza più bella della nostra vita, il nostro fagottino è sano e ci sorride allegro ma, dopo qualche tempo, ci accorgiamo che dorme solo girato da un lato, che si volta prevalentemente a destra e non a sinistra.

Niente panico! Siamo di fronte al Torcicollo miogeno infantile che colpisce in media un bimbo ogni 300 nati. Le cause sono idiopatiche ( sconosciute), si pensa che possa essere causato già da una cattiva postura del feto ancora in utero, tale da determinare lo schiacciamento dei vasi sanguigni preposti all’irrorazione dello sternosleidooccipitomastoideo (SCOM) , muscolo deputato ai movimenti di rotazione, torsione e inclinazione del capo.

Altra causa è sicuramente il momento di incanalamento del neonato e il successivo parto.

Tutto ciò causa una rigidità al collo,un disagio e un’impotenza funzionale dello stesso, limitando i movimenti del piccolo e l’esplorazione completa del mondo che lo circonda. Talvolta condiziona la vivacità e la reattività del bimbo (pensate alle volte in cui vi siete svegliati con il torcicollo e quanto questo abbia influenzato la vostra giornata!).

Cosa può fare l’osteopata?

Attraverso dolci manipolazioni indolori ripristina l’equilibrio muscolare permettendo la mobilità simmetrica da entrambi i lati.

Più precocemente si interviene più si evitano complicanze secondarie quali cattiva deglutizione, difficoltà di suzione e irritabilitá.

D.O. Gloria Ambrosi

Bresciabimbi social

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La navigazione in Internet avviene in misura sempre maggiore da smartphone o comunque dispositivi mobili diversi dal classico pc.

E’ difficile non riconoscere la praticità di questi piccoli oggetti sempre connessi col mondo e che stanno in una tasca. Certo bisogna usare buon senso e misura, come in tutte le cose!

La comodità però è innegabile.

Per questo motivo Bresciabimbi, nella veste nuova, è responsive ovvero si adatta automaticamente alle dimensioni del vostro schermo, ma abbiamo voluto essere ancora più user friendly!

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Buona navigazione e buona condivisione!

La vetrina dei professionisti

Da sempre Bresciabimbi si adopera per creare una rete d’informazione che permetta ai genitori e a tutti colori che si occupano di bimbi di conoscere cosa offfre la nostra Brescia.

Vogliamo mappare tutte le realtà che si adoperano per le famiglie creando un network di professionisti, che possa godere della nostra grande visibilità e credibilità, e permetta agli utenti di conoscerli e avvicinarsi ai servizi

Perchè Bresciabimbi :

  • è il primo portale internet dedicato alle famiglie di Brescia e provincia.
  • è il punto di riferimento per le famiglie bresciane perchè è una realtà di genitori per i genitori.
  • offre informazioni utili in merito ad attività da fare con i bambini per vivere la città durante il tempo libero, ma non solo…
  • il calendario degli eventi sul territorio è ricco, sempre aggiornato e di facile consultazione

Essere presenti su Bresciabimbi significa farsi trovare dalle famiglie.

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Un frutto dal doppio aspetto

UN FRUTTO DAL DOPPIO ASPETTO

Ha la buccia verde o scura,

così l’ha creato la natura,

la sua polpa contiene tanti semini

ma è dolce e buona per i bambini!

 

Ha una forma ovale e penzola giù

dal ramo in gruppo, uno e di più,

seminascosto dal fogliame fa capolino,

come un bimbo vuol giocar a nascondino!

 

La sua foglia, così grande e capace,

può celar cosa mostrar non piace,

pure gli artisti, sulle statue e nei dipinti,

di utilizzarla ne son proprio convinti!

 

Questo frutto viene anche essiccato

e risulta ancor più gustoso per il palato,

in compagnia insieme ad un altro sta,

per le feste di Natale li puoi trovar di già!

 

Forse a nominar l’avrai già sentito,

quando chi ciò che si dice non ha capito,

allora lo si rimprovera con un tono secco

perché l’altro non ha inteso niente, ecco!

 

La mamma ci può far la marmellata

e preparar pure una torta come crostata,

nel cesto della frutta mancar proprio non può,

se lo vedi l’acquolina ti verrà di certo un po’!

 

Gritta Maria Grazia